SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA PAGINA (86’)
di Marco Bellocchio
con Gian Maria Volonté, Fabio Garriba, Laura Betti
Italia, 1972
Versione restaurata in 4K dalla Cineteca di Bologna,
in collaborazione con Surf Film, Kavac Film e Minerva Pictures
Introduce Michele Gottardi
Tra il 1971 e il 1976 Marco Bellocchio continua a sviluppare il suo discorso antistituzionale con Nel nome del padre (1971), Sbatti il mostro in prima pagina e Marcia trionfale (1976). [...] Nei tre lungometraggi si comincia ad avvertire la ricerca di una nuova dimensione stilistica che tenga conto di alcuni modelli di riferimento dati dalle opere contigue di Ferreri, Petri, Rosi, Costa-Gavras, Damiani, e intenda superarli per un diverso livello di coscienza politica. Questo si nota soprattutto in Sbatti il mostro in prima pagina, scritto in collaborazione con Goffredo Fofi, film che racconta una storia che attraversa una serie di eventi reali che hanno scosso in quegli anni la coscienza del Paese. Si va da riferimenti ai primi episodi terroristici, come le bombe alla Fiera campionaria di Milano del 1969, o di cronaca nera (la morte di Milena Sutter) a episodi di guerriglia urbana o a eventi traumatici come la strage di piazza Fontana, la morte dell’anarchico Pinelli, o quella dell’editore Giangiacomo Feltrinelli.
Il film appare oggi come una delle fonti più emblematiche del periodo e la fiction non impedisce di utilizzarlo non tanto per le sue qualità estetiche o espressive quanto per il suo alto grado di rappresentatività e per la capacità di trasmetterci il senso di tensione sociale e di temperatura ideologica in aumento e di lotta cieca e senza esclusione di colpi tra le varie forze organizzate, istituzionali e spontanee. (Gian Piero Brunetta)