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Biennale Arte 2024

Performance

Programma

Un ricco programma di performance da lunedì 18 a domenica 24 novembre animerà gli spazi dell’Arsenale durante la settimana conclusiva della 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere, a cura di Adriano Pedrosa.

Otto artisti invitati alla Biennale Arte 2024 - Isaac Chong Wai, Joshua Serafin, Gabrielle Goliath, WangShui, La Chola Poblete, Puppies Puppies (Jade Guanaro Kuriki-Olivo), Antonio Jose Guzman & Iva Jankovic, Ahmed Umar - si spingeranno oltre i confini delle forme d'arte tradizionali mettendo in risalto coreografia, suono e immagini in movimento. Dall’approccio multidisciplinare e incentrate sulle tematiche di identità, migrazione e coscienza collettiva, le performance invitano alla contemplazione dei corpi in movimento, ricordandoci che tutti vivono momenti in cui ci si sente outsider e incoraggiando i visitatori ad aprirsi a nuove prospettive sulle complessità delle esperienze corporee.

Accesso con biglietto della 60. Esposizione Internazionale d’Arte.

Lunedì 18 novembre

11.30 e 15.30, Corderie
ISAAC CHONG WAI
Falling Reversely (35’)

In Falling Reversely Isaac Chong Wai lavora con performer di origine asiatica reinterpretando il movimento come una potente forma di solidarietà e resistenza. Il gruppo studia filmati di telecamere a circuito chiuso, in cui sono registrate le cadute di persone asiatiche vittime di aggressioni fisiche negli spazi pubblici, cercando di rallentare e invertire la parabola degli attacchi attraverso il movimento corporeo. Alla ricerca di una risposta alla violenza strutturale, Chong immagina un futuro alternativo, in cui chi è messo ai margini integra nella caduta movimenti di collegamento, ribaltando i momenti di attacco e trasformandoli in nuove forme di protesta.

Performer: Isaac Chong Wai, Ichi Go (Sachiko Ikutani), Selina Shida Hack, Hoyoung Im, Ryota Maeda, Adela Maharani, Soyeon Shin, Vasundhara Srivastava, Nobutaka Shomura, Po-Nien Wang, SueKi Yee, Scarlet Yu.

Martedì 19 novembre

11.30 e 15.30, Corderie
ISAAC CHONG WAI
Falling Reversely (35’)
 

16.30, Tese dei Soppalchi
JOSHUA SERAFIN
PEARLS (60’)

Nella sua pratica artistica Joshua Serafin affronta le ferite lasciate dalla colonizzazione sul corpo e sulla comunità. In PEARLS l’artista si ispira ai generi non-normativi onorati nelle Filippine precoloniali, quando le sacerdotesse incarnavono questa diversità di generazione in generazione. A fianco delle performer filippine Lukresia Quismundo e Bunny Cadag, Serafin rivendica questa eredità e prefigura un futuro nel quale i corpi tornano a essere divini e liberi dalle norme convenzionali di genere. PEARLS diventa un esorcismo curativo, che trasforma le storie cupe e traumatiche in bellezza, come le perle che si formano attorno ad elementi irritanti nel mantello dell’ostrica.

Performer: Joshua Serafin, Bunny Cadag, Lukresia Quismundo

Avvertenza: nella performance si usano luci potenti e intermittenti ed effetti di foschia. La performance può presentare elementi di nudo parziale.

Mercoledì 20 novembre

11.30 e 15.30, Corderie
ISAAC CHONG WAI
Falling Reversely (35’)
 

12.30, Corderie
LA CHOLA POBLETE
¿Cómo se representa a un indio? (35’)

In questa performance, La Chola Poblete e Lola Bhajan affrontano idee di rappresentazione culturale sfidando lo sguardo occidentale. L’opera mette insieme elementi ritualistici, voce e fisicità per mettere in discussione il modo in cui il pubblico comprende l’identità indigena. Attraverso gesti simbolici e un potente intreccio di suoni e movimento, le artiste mettono in discussione i stereotipi imposti dallo sguardo occidentale. Alternando canzoni, parole e azioni interattive, Poblete e Bhajan creano un’atmosfera immersiva, provocando una riflessione su come sono costruite, percepite e spesso distorte le identità culturali.

Performer: La Chola Poblete, Lola Bhajan

Avvertenza: questa performance può presentare elementi di nudo parziale.

 

16.30, Tese dei Soppalchi
JOSHUA SERAFIN
PEARLS (60’)

Giovedì 21 novembre

11.30 e 15.30, Corderie
ISAAC CHONG WAI
Falling Reversely (35’)

14.00, Sale d’Armi E
GABRIELLE GOLIATH
Elegy (2015-) (60’)

In queste nuove performance della serie Elegy, sette cantanti liriche eseguono un lamento rituale, invocando la presenza assente di individui scacciati e uccisi nel Genocidio di Ovaherero e Nama. Ogni performance è accompagnata da una riflessione speculativa, scritta dalla studiosa-attivista Dr. Zoé Samudzi. Attraversando confini storici, geografici e di definizione, l’appello a piangere la scomparsa di quelli che sono morti nel progetto coloniale di genocidio in Namibia non potrebbe essere più urgente, mentre cerchiamo di chiarire e trasformare le condizioni attuali di vite valutate con criteri diversi.

Performer: Leila Alexander, Rachel Duckett, Claudia Graziadei, Makeda Monnet, Isabella Moore, Roberta Philip, Patrícia Silveira, Roxanne Tataei

 

16.30, Artiglierie
WangShui in collaborazione con Alberto Bustamante
La Culebra (55’)

Adattata dalla loro precedente techno-opera Atlacoya, La Culebra è una performance dal vivo ideata da WangShui e Alberto Bustamante. Ambientata all’interno dello spazio dell’installazione di WangShui, dove i suoi dipinti Cathexis indagano la figura del serpente come emblema della conoscenza, della violenza e dell’amore, la performance evoca la storia del monolito di Tlaloc. La Bruja de Texcoco incarna il serpente, la sua voce si muove con fluidità attraverso le tradizioni musicali indigene messicane, i cori orchestrali e i suoni club contemporanei, intrecciando il tempo e lo spazio con la frequenza dell’amore.

Co-prodotto da TONO
Performer: La Bruja de Texcoco
Musica: Lauro Robles, Alberto Bustamante, e La Bruja de Texcoco
La performance si aprirà con un preludio cerimoniale di Little Owl e Debit
Costumi: Bárbara Sánchez-Kane

Venerdì 22 novembre

11.30 e 15.30, Corderie
ISAAC CHONG WAI
Falling Reversely (35’)

 

14.00, Sale d’Armi E
GABRIELLE GOLIATH
Elegy (2015-) (60’)

 

16.30, Artiglierie
WangShui in in collaborazione con Alberto Bustamante
La Culebra (55’)

Sabato 23 novembre

11.30, Corderie
PUPPIES PUPPIES (JADE GUANARO KURIKI-OLIVO)
My heart is beating as I lip sync to this song (10’)

La performance presenta Electric Dress (Atsuko Tanaka) (2023) di Puppies Puppies, una scultura al neon indossabile che rende omaggio alle vittime della sparatoria di massa avvenuta nel 2016 al Pulse, un locale notturno queer di Orlando, in Florida. Una performer balla e volteggia nello spazio indossando l’Electric Dress, cantando in playback due canzoni pop le cui melodie orecchiabili indurranno verosimilmente i visitatori a unirsi a lei, creando un momento collettivo di ricordo attraverso la celebrazione.

Performer: Martina Rota

 

12.30, Corderie
ANTONIO GUZMAN & IVA JANKOVIC
Messengers of the Sun - Dub Waves & Interferences (20’)

Messengers of the Sun combina processioni cerimoniali, suoni sperimentali e danza in una performance afro-futurista che culmina con l’installazione di tessuti blu indaco all’Arsenale da parte della coppia di artisti Antonio Jose Guzman e Iva Jankovic. La performance di musica dal vivo fonde i ritmi diasporici con il dub, il punk, l’electro, la poesia e i canti rituali, riflettendo sui legami di quel tessuto con la migrazione, la razza e le identità culturali ibride. Il titolo fa riferimento al mito di Sun Ra, in cui bambini perduti simboleggiano la migrazione ancestrale dall’Africa subsahariana alla galassia di Sirio B.

Performer: Antonio Jose Guzman & Puppets Family Dance Academy, Treviso (Junior Fall, Aicha Dieme, Alexia Nicola)
Musica: Transillumination #1 / EDS Bass Mash Up Vol. 5 by Guzman & Jankovic

 

15.00, Corderie
ISAAC CHONG WAI
Falling Reversely (35’)

 

16.30, Sale d’Armi E
AHMED UMAR
Talitin (The Third) (40’)

La performance di Ahmed Umar è un recupero radicale della danza nuziale sudanese, un rito di passaggio eseguito durante le cerimonie di nozze tradizionali. La danza è solitamente concepita per ciascuna sposa, con un insieme unico di canti e coreografie. La performance rivendica il proprio posto nella tradizione ed è la prima nel suo genere a presentare questa danza eseguita da un corpo maschile queer, preservandone gli elementi tradizionali. La cantante sudanese Alsarah, erede di una stirpe di donne nello stesso ruolo prima di lei, si pone come “alwazira” nel presentare la sposa al pubblico.

Domenica 24 novembre

11.30, Corderie
PUPPIES PUPPIES (JADE GUANARO KURIKI-OLIVO)
My heart is beating as I lip sync to this song (10’)

 

12.30, Corderie
ANTONIO GUZMAN & IVA JANKOVIC
Messengers of the Sun - Dub Waves & Interferences (20’)

 

15.00, Corderie
ISAAC CHONG WAI
Falling Reversely (35’)

 

16.30, Sale d’Armi E
AHMED UMAR
Talitin (The Third) (40’)


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