Samia Osseiran Junblatt si è immersa nella teoria dell’arte occidentale in Europa, per poi recarsi in Oriente a esplorare una filosofia completamente diversa incentrata sulla potenza attraverso la semplicità e la precisione. In Sunset (1968) dipinge un cammino lungo e stretto che percorre verticalmente la tela, lasciando spazio al sole che tramonta in un cielo circoscritto. Tra la moltitudine di linee che seguono la tradizionale prospettiva a punto di fuga centrale, una singola linea curva infrange l’illusione di perfezione. Questa sottile curvatura all’interno di una resa geometrica altrimenti rigida conferisce una sensazione animata al paesaggio astratto. Osseiran manipola abilmente la prospettiva e la geometria, immergendo lo spettatore in un’esperienza avvincente, in cui viene lasciato a chiedersi se ciò che vede sia solo un paesaggio. I toni terrosi sono allo stesso tempo vibranti e solidi. Il gioco di luci e ombre non proviene da un’unica fonte luminosa, come se ogni oggetto emanasse una propria luminosità. Il tramonto, che per sua natura è rapido e fugace, è in netto contrasto con il sentiero sottostante, dove il tempo stesso sembra indugiare.
L’opera di Samia Osseiran Junblatt è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Fadia Antar