Commissario: Andrea Pinheiro, Fundação Bienal de São Paulo
Curatori: Arissana Pataxó, Denilson Baniwa, Gustavo Caboco Wapichana
Espositori: Glicéria Tupinambá con Comunità Tupinambá della Serra do Padeiro e Olivença a Bahia, Olinda Tupinambá, Ziel Karapotó
Sede: Giardini
Brasile
Ka’a Pûera: we are walking birds
album
Descrizione
Ka’a Pûera porta con sé un doppio significato: è al contempo un campo di coltivazione e un uccello mimetizzato nella natura. Tale dualità è centrale nella concezione del padiglione Hãhãwpuá (ampio territorio ancestrale), che racconta la storia della resistenza in Brasile attraverso le opere di Glicéria Tupinambá, Olinda Tupinambá, Ziel Karapotó e la comunità Tupinambá nei villaggi Serra do Padeiro e Olivença a Bahia. Glicéria Tupinambá invoca i mantelli del suo popolo e crea Okará Assojaba, il consiglio degli anziani in ascolto. Dobra do tempo infinito [La piega del tempo infinito], realizzata dopo gli incontri con il gruppo Atã, presenta una videoinstallazione con reti a strascico creando connessioni fra trame e abiti tradizionali. L’installazione di Ziel Karapotó unisce proiettili e maracas, affrontand
La mostra si svolge nell’anno in cui uno dei mantelli ritorna in Brasile dall’Europa dove si trovava dal 1699, riattualizzando le problematiche della colonizzazione, e ritrova i Tupinambá e gli oltre trecento popoli indigeni brasiliani che ancora conducono le loro lotte proprio come Ka’a Pûera, gli uccelli che camminano sulle foreste che risorgono.