River Claure è un fotografo e artista visivo noto soprattutto per i ritratti meticolosamente costruiti, i paesaggi magici e le serie di docufiction fotografiche. Le serie fotografiche Warawar Wawa (2019-2020), un adattamento del Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry ambientato nella Bolivia contemporanea, e Mita (2022-in corso), un sensibile ritratto della vita nelle comunità minerarie andine che rimanda a cinquecento anni di estrattivismo coloniale, rivelano un approccio alla fotografia sostanzialmente performativo. Più che rappresentazioni meccaniche di una realtà data, appaiono interventi giocosi su ciò che diamo per scontato. Una persona ritratta può diventare un attore o una fotografia documentaria può diventare un set cinematografico. Le sue fotografie sono veri e propri ritratti di volti, paesaggi e identità reali e si basano sul suo lungo lavoro all’interno delle comunità. Inoltre, riorganizzano gioiosamente i codici e la disposizione degli elementi per rappresentare una realtà data: sono tableaux vivants in cui le persone e le cose ritratte possono esprimere l’indescrivibile a modo loro, in base a principi di autodeterminazione e dignità e a un pizzico di magia.
L’opera di River Claure è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Max Jorge Hinderer Cruz