Rosa Elena Curruchich è stata un’artista maya kaqchikel. Le sue opere rivelano il desiderio di documentare, attraverso dipinti meticolosamente dettagliati, la vita quotidiana, le usanze tradizionali, le feste religiose e il lavoro artigianale della sua comunità indigena, come la produzione di candele, pane, aquiloni e perrajes (coperte). Il formato in miniatura delle opere è in gran parte dovuto al fatto che lavorava in segreto e al tempo stesso le permetteva di trasportarle con discrezione durante il periodo della violenta guerra civile in Guatemala (1960-1996). Invece di offrire immagini esotiche prodotte per il consumo turistico, i suoi dipinti prestano attenzione al ruolo delle donne all’interno dell’organizzazione sociale indigena locale e riconoscono il valore del lavoro di cura. In ciascun dipinto inserisce un piccolo testo che descrive i personaggi e le loro azioni. Le sue immagini raccontano la sua storia personale e al contempo rivendicano il potere di trasformazione del lavoro comune.
L’opera di Rosa Elena Curruchich è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Miguel Lopez