Julia Codesido è stata pittrice, incisora e docente e, a partire dai primi decenni del XX secolo, anche attivista femminista. Ispirata dall’indigenismo pittorico e dai frequenti viaggi in ogni angolo del suo Perù, Codesido sviluppa un distintivo linguaggio pittorico che ridefinisce l’identità nazionale abbracciandone le radici native. Nel suo lavoro, l’artista non solo esplora l’identità peruviana, ma rielabora altresì la figura femminile. Attivista femminista, all’inizio degli anni Venti Codesido fa parte di una serie di gruppi che difendevano i diritti delle donne sia nella sfera privata sia in quella pubblica. Dipinto con colori vivaci, Vendedora ayacuchana (1927) raffigura una donna scalza avvolta in una tipica coperta peruviana; colpiscono i suoi splendidi lineamenti e lo sguardo profondo. Quest’opera, come tutta la produzione di Codesido di questo periodo, riflette il suo interesse per l’estetica e la sensibilità delle Ande.
L’opera di Julia Codesido è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Sonia Becce