Lee Qoede – importante pittore di figura coreano attivo soprattutto dagli anni Trenta agli anni Cinquanta – è principalmente noto per i suoi dipinti in risposta alla colonizzazione giapponese della Corea. Self-portrait in a Long Blue Coat (1948–1949) mostra l’artista che indossa un durumagi azzurro, un soprabito maschile che fa parte dell’abbigliamento tradizionale coreano. Uno dei quattro autoritratti ancora esistenti dei molti realizzati dall’artista, è considerato il suo capolavoro e un perfetto esempio dell’ibridazione da lui operata fra pittura occidentale e quella dell’Asia orientale. Ciò è visibile nell’inclusione di vari significanti visivi. L’abbigliamento coreano è completato da un fedora, un cappello occidentale indossato dalle classi più elevate, che rivela il suo status. Lee si ritrae inoltre con in mano una tavolozza di colori a olio europei e un pennello da inchiostro dell’Asia orientale chiamato mopil. Si erge orgoglioso con sguardo sicuro di fronte a un paesaggio rurale con donne nel tradizionale hanbok sullo sfondo. Dai colori vivaci e innovativi, questo autoritratto conferisce all’artista il ruolo e il potere di immaginare il futuro della Corea e delle arti coreane.
L’opera di Lee Qoede è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Adeena Mey