Dalle sue umili origini di orfana venduta come prostituta, la vita errante di Pan Yuliang – artista rivoluzionaria, pedagoga e “Donna Nuova” forgiata durante il fronte di riforma culturale e sociopolitico noto come Movimento del Quattro Maggio – è stata profondamente intrecciata ai movimenti artistici moderni e alle rotture geopolitiche del XX secolo. Back of Nude (1946) esemplifica l’approccio unico di quest’artista al nudo femminile, che spesso combina la tecnica a linee sottili della tradizione pittorica cinese – a cui unisce un rigore intrinseco nell’articolazione espressiva della forma – con una libertà fauvista nel colore e nello spazio. I curiosi bagliori lungo la spina dorsale e il busto eretto della figura seduta suggeriscono una fonte luminosa che apparentemente contraddice il paesaggio aperto e leggermente smorzato della riva del fiume e delle palme. Gli esempi esistenti di figure quasi identiche con sfondi diversi suggeriscono un esperimento con il genere e le modalità di narrazione, in cui le tendenze orientaleggianti – segno distintivo del Modernismo europeo – si intersecano con l’immaginazione cosmopolita di un’artista diasporica. Chen Duxiu, una delle figure culturali e politiche chiave del Movimento della Nuova Cultura, ha osservato che i dipinti di Pan Yuliang “traggono il loro spirito dalla pittura ad olio e dalle sculture europee, pur conservando la tecnica cinese della linea fine [...] uno stile che definisco nuova linea fine, una valutazione [con cui] Yuliang stessa concorda” (1937).
L’opera di Pan Yuliang è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Xin Wang