fbpx Biennale Arte 2024 | Rómulo Rozo
La Biennale di Venezia

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Rómulo Rozo

Bogotà, Colombia, 1899 – 1964, Mérida, Messico


  • MAR - DOM
    20/04 > 30/09
    11.00 - 19.00

    01/10 > 24/11
    10.00 - 18.00
  • Padiglione Centrale
  • Ingresso con biglietto

Rómulo Rozo è uno scultore colombiano associato all’Indigenismo, un movimento che mirava ad allontanarsi dalla tradizione artistica europea e ad abbracciare la cultura visiva delle comunità indigene. Bachué, diosa generatriz de los chibchas (1925) rappresenta il mito della creazione del popolo muisca della Colombia centrale. La scultura è divisa in due parti distinte: dal busto in su, Bachué – una divinità madre – indossa una corona composta da nove gusci di lumaca, uno per ogni mese di gravidanza; sopra di lei, un ragazzo è annidato all’interno di una forma conica. Nel mito, Bachué e il ragazzo creano l’umanità da una laguna prima che lei si trasformi in un serpente d’acqua, rappresentato da una spirale discendente nella metà inferiore della scultura. L’opera, moderna nella forma e nell’espressione del movimento, è debitrice dei linguaggi estetici di molte culture indigene della Colombia. Nel 1930, dopo aver visto su un giornale una fotografia di questa scultura, una generazione di giovani artisti decide di rompere con la formazione accademica e di orientarsi verso nuove forme di creazione, ispirate al Modernismo e all’indigenità. Questi artisti, considerati il primo movimento di arte moderna in Colombia, si autodefinirono Bachués.

L’opera di Rómulo Rozo è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.

—Diego Chocano

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