Turchia

Gülsün Karamustafa è una delle artiste più influenti per le giovani generazioni. In oltre cinquant’anni di pratica artistica ha focalizzato il suo interesse, da molteplici prospettive,
su temi quali la modernizzazione della Turchia, lo sradicamento e la memoria, la migrazione, la dimensione locale, l’identità, la differenza culturale e l’identità sessuale. Le sue opere nascono da narrazioni personali e storiche e utilizzano linguaggi diversi come pittura, installazione, fotografia, video e performance, per mettere in discussione le ingiustizie storiche in campo sociale e politico.
Alla Biennale Arte 2024, presenta l’installazione Hollow and Broken. A State of the World. Proprio come il dialogo, profondo come il mare, tra l’uomo e lo spazio, l’artista si trova sia all’interno sia all’esterno di quest’ultimo. Ampliando il suo sguardo da Venezia, dove si trova, fino a Istanbul, dove vive, l’artista osserva i disastri che si sono verificati sulla superficie terrestre. Dalle guerre alle crisi naturali e causate dall’uomo, dalla devastazione e dal dolore – che diventano entrambi ogni giorno più ordinari – ai valori alterati, e da lì al nucleo vuoto e inabissato del mondo, che lo avvolge e lo affonda. Con quest’opera Karamustafa ci include nel rapporto fragile che ha costruito con un mondo in cui si sente “più straniera forse di chiunque altro”.