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Cinema

Pavements

Orizzonti
Regia:
Alex Ross Perry
Produzione:
Craig Butta, Alex Ross Perry, Robert Greene Alldayeveryday (Arrow Kruse), Pulse Films (Danny Gabai), Matador Records (Patrick Amory, Gerard Cosloy, Chris Lombardi, Gabe Spierer) Field Recordings, (Lance Bangs), Ww7 Entertainment (Peter Kline, Alex Needles)
Durata:
128'
Lingua:
Inglese
Paesi:
Usa
Interpreti:
Joe Keery, Jason Schwartzman, Nat Wolff, Fred Hechinger, Logan Miller, Griffin Newman, Tim Heidecker, Michael Esper, Zoe Lister-Jones, Kathryn Gallagher
Sceneggiatura:
Alex Ross Perry
Fotografia:
Robert Kolodny
Montaggio:
Robert Greene
Scenografia:
John Arnos
Costumi:
Amanda Ford
Musica:
Keegan DeWitt, Dabney Morris
Suono:
Max Cooke
Con:Stephen Malkmus, Scott “Spiral Stairs”, Kannberg, Mark Ibold, Steve West, Bob Nastanovich

Sinossi

Questa disamina dei Pavement, iconico gruppo indie degli anni Novanta, ha tutta l’aria del solito documentario musicale. Finché cessa di esserlo. Ibrido prismatico di forme narrative, sceneggiate, documentaristiche, musicali e metatestuali, il film è uno sguardo intimo sulla band durante i preparativi per il reunion tour del 2022, che fa il tutto esaurito, mentre nel frattempo segue le prove di un musical basato sulle loro canzoni, un museo dedicato alla loro storia e un biopic hollywoodiano ad alto budget ispirato alla loro saga in quanto band simbolo di una generazione.

Commento del regista

Il documentario musicale è rimasto a secco. Pare che i biopic dei musicisti, la forma più bassa di narrativa alta, siano destinate a non passare mai di moda. Eppure io, contro ogni buon senso, adoro tutti questi film, che raramente sono molto belli e raramente possono chiamarsi cinema. Amo odiare questi film fasulli e stereotipati. Guardo qualsiasi documentario d’archivio che mi inviti a crogiolarmi nell’estetica di un’epoca passata che mi manca moltissimo. Con Pavements volevo esplorare la mia dubbia passione per tutto questo e realizzare un film con uno stile di regia libero dalla pressione dell’“inquadratura” o della “ripresa”. Il mio obiettivo non era dirigere scene o inquadrature, ma dare forma a intere esperienze e lasciare che venissero documentate in modo naturale, come l’inaugurazione di un museo o la prima di un musical, creando un racconto che si svolge in pubblico ma è tutto fatto per un film. Solo le assurde scene biografiche sarebbero state girate “normalmente”: per restare fedeli al genere, le immagini non sono nulla di speciale e le riprese sono infinitamente tradizionali. Pavements è quattro o cinque film in uno perché vorrei che tutti i biopic musicali e i documentari standard durassero mezz’ora. In questo modo ne guarderei di più. Non c’è mai stata una band come i Pavement e spero che non ci sia mai stato un film come Pavements. È e non è allo stesso tempo. Presuppone che una band straordinaria meriti tutte le vittorie culturali solitamente concesse ad artisti di ben maggiore successo finanziario. Ma quello che ho imparato durante la realizzazione del museo e del musical, e quindi del film, è che i Pavement questi tributi li meritano. È ora di porsi domande su come vengono raccontate e vendute le storie sui musicisti ed è ora che noi, in quanto pubblico, pretendiamo più innovazione dai nostri ritratti biografici.

Produzione/Distribuzione

PRODUZIONE 1: ALLDAYEVERYDAY
http://www.alldayeveryday.com
@allday

PRODUZIONE 2: PULSE FILMS
https://www.pulsefilms.com
@pulsefilms

PRODUZIONE 3: MATADOR RECORDS
https://matadorrecords.com
@matadorrecords

PRODUZIONE 4: FIELD RECORDINGS
https://lancebangs.com
@lancebangs

PRODUZIONE 5: WW7 ENTERTAINMENT
https://ww7.tv
@worldwarseven

PRODUZIONE 6: HIPGNOSIS
https://www.hipgnosissongs.com
@hipgnosissongs

DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE: Utopia
sales@utopiadistribution.com

UFFICIO STAMPA: Ryan Werner & Emilie Spiegel – Cinetic Media
26 Broadway, 14th Floor, New York, NY 10004
Tel. (212) 204-7979
emilie@cineticmedia.com
https://cineticmedia.com


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