Mamie Lou

Immersi nel mondo degli spiriti delle antenate, siamo incaricati, insieme ad altre due guide, di accompagnare Nonna Lou nel suo ultimo viaggio. Il giorno in cui sua nipote Clémentine partorisce in ospedale a Tokyo, Nonna Lou ha un ictus a casa in Francia. Si ritrova in ospedale, bloccata tra la vita e la morte... Con la nostra luminosa presenza al suo fianco, la aiutiamo a rivisitare i suoi ricordi e a morire in pace.

Ispirata dal lavoro pionieristico della dottoressa Elisabeth Kübler-Ross sulle cure di fine vita, l’esperienza invita lo spettatore a partecipare con lo sguardo e con le mani. La sua presenza luminosa riscalda la stanza, catturando l’attenzione di Nonna Lou, e le sue mani offrono conforto, risvegliando in lei ricordi gioiosi. Lei risponde con un gesto o uno sguardo, e un oggetto del suo passato si materializza fluttuando come una proiezione della sua memoria. Immergendosi nei ricordi di Nonna Lou lo spettatore illumina lentamente il passato, rivivendo una scena nell’intimità del personaggio. Tuttavia, districarsi tra i ricordi di Nonna Lou non è facile: a ogni intervento medico che riceve, lo spettatore è spinto di nuovo nell’Albero della Vita e naviga tra i suoi rami per tornare nella stanza di Nonna Lou. La trasformazione dell’Albero della Vita simboleggia la sua condizione, con ogni nuova sequenza che rappresenta una fase nell’avanzamento della sua malattia.

PRODUZIONE 1: Small Creative – Voyelle Acker
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