Elyla reinterpreta le tradizioni popolari per sconvolgere il nostro rapporto con le stesse e con le strutture di potere che rappresentano. La video performance Torita-encuetada (2023), una cerimonia anticoloniale, esplora la liberazione dal giogo coloniale attraverso un rituale del fuoco che affonda le radici in una pratica culturale nicaraguense chiamata toro encuetado. La danza rituale, o mitote – struggente atto di ricordo politico –, sollecita il ritorno a pratiche di rispetto della terra e alla decolonizzazione del mestizaje delle identità sessuali e di genere in Mesoamerica. In collaborazione con il regista nicaraguense Milton Guillén e con le musiche di Susy Shock e Luigi Bridges, il rituale filmato si addentra nell’incontro di corpodivinità ancestrali della regione del Pacifico del Nicaragua, invitando gli spettatori ad assistere alle intersezioni tra cultura, prassi artistica anticoloniale e sacro. Nella sfida alle norme sociali, Elyla trasforma l’utopia cochón (queer) in una pratica artistica rivoluzionaria del presente. La performance è dedicata ai leader culturali indigeni Mangue-Chorotega e ai custodi del sapere ancestrale Gustavo Herrera e Cristian Ruiz (1977-2022), amici, collaboratori e guide dell’artista.
L’opera di Elyla è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Sofía Shaula Reeser-del Rio