Nato in Argentina da genitori italiani, Emilio Pettoruti intraprende un viaggio di formazione in Europa, dove soggiorna dal 1913 al 1924 e partecipa direttamente a gruppi d’avanguardia, pur non aderendo ai dettami di alcun movimento. La del Abanico Verde o El abanico verde (1919) mostra la visione unica di Pettoruti dell’arte moderna. Il corpo della donna è sintetizzato in forme geometriche. Tiene in mano un ventaglio, le cui curve in movimento trovano risonanza visiva nelle linee che circondano la testa della donna, enfatizzando la percezione dinamica del movimento, un interesse essenziale che condivideva con i futuristi italiani. Le pieghe del volume del ventaglio inoltre permettono all’artista di dimostrare la sua padronanza dei piani frammentati e consecutivi tipici del Cubismo, dalla cui sobrietà cromatica sfugge tuttavia l’abito rosa della donna – che invece ricorda le tonalità delle tuniche degli angeli dipinte da Beato Angelico, un artista che Pettoruti studia.
Questo quadro fu esposto per la prima volta a Milano nel 1919, dove Pettoruti viveva all’epoca.
—Florencia Malbran