La matrice incisa della xilografia è la chiave di volta della pratica incisoria e scultorea di Maria Bonomi. Per approfondire la sua conoscenza della xilografia negli anni Sessanta e Settanta, Bonomi frequenta il Pratt Institute sotto la guida di Seong Moy. Viaggia inoltre in Giappone, nella Cina maoista e studia le tecniche praticate in Amazzonia. Pedra Robat (1974) fa parte di una serie realizzata nel periodo successivo a questi viaggi trasformativi. Partendo dai metodi convenzionali della xilografia, utilizza due matrici di legno insolitamente grandi e pesanti. Queste sono state incise utilizzando tecniche ispirate alle sculture in giada viste a Pechino, che erano il risultato di abilità affinate da generazioni di scalpellini. La stampa si ottiene stratificando l’impronta di ogni matrice. Il risultato non è tipicamente spigoloso. Al contrario, sembra vibrare di energia cinetica, una caratteristica distintiva dello stile xilografico dell’artista. Elementi cruciali dell’opera sono i blocchi di legno esposti alla base della stampa. La sua ricerca infinita sulla superficie incisa ha portato Bonomi a elaborare la visione di una “xilografia espansa”, trasformando le matrici in installazioni scultoree monumentali per commissioni pubbliche.
—Sofia Gotti