Domenico Gnoli nasce in una famiglia di intellettuali appassionati di arte (il padre era uno storico dell’arte, la madre una ceramista) e, dopo un promettente inizio artistico a Roma, si trasferisce a Parigi nel 1954 per intraprendere la carriera di scenografo teatrale. Sous la chaussure (1967) è emblematico dello stile maturo di Gnoli, caratterizzato da un iperrealismo allucinato, ossessivo e minuziosamente osservato, influenzato dai maestri del Rinascimento e dalla pittura metafisica. Le scarpe sono un soggetto ricorrente nella sua opera, l’artista è affascinato da dettagli come capelli, bottoni, polsini e colletti, e da parti di oggetti semplici resi inquietanti per mezzo di ingrandimenti esagerati. In questo dipinto, le strisce orizzontali dello sfondo chiaro, progressivamente più sottili e ravvicinate, sembrano suggerire una prospettiva tradizionale ma contrastano con le forme sinuose della scarpa nera lucida e delle sue cuciture. Il titolo apparentemente laconico Sous la chaussure (Sotto la scarpa) - che fa luce su ciò che di solito è invisibile - conferisce anche un’atmosfera malinconica al dipinto, facendo riferimento alla frase italiana “avere il morale sotto i tacchi”.
—Antonella Camarda