La scomparsa di Adriano Aprà
Critico e storico del cinema, oltre che curatore delle memorabili retrospettive su Mizoguchi e Hawks per la Biennale Cinema.
La scomparsa di Adriano Aprà
Il Presidente, il Direttore generale, il Direttore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica e La Biennale di Venezia tutta ricordano con stima e affetto il grande critico e storico del cinema Adriano Aprà. Componente della commissione di esperti della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica dal 1988 al 1991, ha curato per la Mostra diretta da Carlo Lizzani memorabili retrospettive quali Il cinema di Kenji Mizoguchi nel 1980, e Il cinema di Howard Hawks, 1926 – 1940 nel 1981, insieme a Patrizia Pistagnesi. Nel 1982 ha curato l’imprescindibile volume storico Cinquant'anni di cinema a Venezia, insieme a Patrizia Pistagnesi e Giuseppe Ghigi.
La dichiarazione di Alberto Barbera
“Adriano Aprà è stato una delle figure di riferimento della Nuova Critica Cinematografica italiana – dichiara il Direttore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, Alberto Barbera – che ha contribuito in prima persona a innovare, aprendola alle coeve esperienze che stavano profondamente modificando il modo di interpretare il cinema e di realizzare i film in tutto il mondo. Per un’intera generazione di spettatori, alla quale anch’io appartengo, è stato un maestro e un interlocutore privilegiato, grazie alla rivista ‘Cinema & Film’ (che aveva contribuito a fondare), alla direzione del Filmstudio di Roma e dei festival di Salsomaggiore e Pesaro, alle numerose pubblicazioni, al prezioso lavoro sulla memoria del cinema e all’impostazione rigorosa dei lavori di restauro. Mi piace infine ricordare che ha realizzato due retrospettive straordinarie nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia - Howard Hawks, Kenji Mizoguchi, con i relativi cataloghi - che ancora oggi rappresentano un modello di completezza e accuratezza critica.Un grande intellettuale che ha fatto della passione per il cinema la missione di una vita e di cui avvertiremo enormemente la mancanza”.