Commissario: Itzela Quirós
Curatori: Ana Elizabeth Gonzalez, Monica Kupfer
Espositori: Brooke Alfaro, Isabel De Obaldía, Cisco Merel, Giana De Dier
Sede: Spazio Castello 2131
Panama (Repubblica di)
Tracce: sul corpo e sulla terra
Album
Descrizione
Attraverso le opere di quattro artisti, il padiglione panamense esamina l’impatto della migrazione sugli individui e sull’ambiente circostante.
Fungendo da ponte transcontinentale, Panama è stato luogo di transito, commercio e scambio culturale sin dalla preistoria. Recentemente, ha fatto notizia a causa del pericoloso viaggio nel Darién Gap, una vasta giungla tropicale tra Colombia e Panama, intrapreso, nel solo 2023, da 500.000 persone tra profughi e migranti. Un viaggio straziante, privo d’infrastrutture e servizi e senza alcuna sicurezza contro violenza, pericoli e abusi.
Gli artisti rivelano realtà trascurate fino all’invisibilità. Giana De Dier esplora la storia della migrazione afro-antillana nel primo Novecento; Brooke Alfaro dipinge esseri umani in viaggi ostili; Isabel De Obaldía coinvolge gli spettatori in un’installazione che coniuga disegni e sculture in vetro; infine, Cisco Merel riflette sulla mutevole promessa di un futuro migliore per mezzo di fango e acciaio.
Le opere servono da potente testimonianza delle difficoltà sopportate nella ricerca di una vita migliore. Questo padiglione unisce l’arte e l’attuale crisi migratoria, sollecitando l’empatia verso chi sia costretto a intraprendere viaggi ardui, che lasciano tracce indelebili sulla terra e sul corpo.