fbpx Biennale Architettura 2025 | Intervento di Pietrangelo Buttafuoco
La Biennale di Venezia

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Intervento di

Pietrangelo Buttafuoco

Presidente della Biennale di Venezia

19. Mostra Internazionale di Architettura

Intelli/Gens. Costruire con intelligenza il mondo, ascoltando l’intelligenza del mondo. Questo Carlo Ratti vuole dirci con la sua visionaria Mostra, che già dal titolo si annuncia come riflessione fondativa per i futuri prossimi, materia di studio e dibattito per la comunità scientifica e artistica e per il pubblico che la visiterà. La Gens, appunto. Parte vitale e indispensabile di una manifestazione volutamente reticolare. Che si tratti di sinapsi neuronali, di network sociali, di internet, è la forma a rizoma che assicura la centralità di ogni periferia, l’interscambio dei nodi, i diversi punti di vista. Ed è la visione ma, ancora meglio – la pre-visione – che, per dirla coi poeti, ci consente di attraversare “la notte del mondo”. E la pre-visione a questo serve. Ad attrezzarsi e intervenire. A creare il futuro. Il tempo futuro è difatti il progetto e il pensiero di Carlo Ratti. La sua speciale visione travalica la contemporaneità - che è il tempo della dismissione - per fare dell’architettura, riparo dell’uomo dalla notte dei tempi, capacità di abitare il mondo.

Alla gerarchia della piramide Ratti sostituisce dunque il rizoma, come approccio ermeneutico e operativo. 

Gli invitati alla sua Mostra sono dei gruppi di pensatori, indicati in rigoroso ordine alfabetico come si trattasse di un articolo scientifico. Architetti, ingegneri, biologi, scienziati, filosofi che condividono le loro conoscenze per trovare soluzioni utili ed eleganti, ed eleganti perché utili. Nell’agone dialettico delle varie discipline, costellato da algoritmi che interpella al modo di oracoli, Ratti decifra ciò che siamo e che saremo – come individui e società – nel flusso digitale che ci destina nel domani, il tempo di tutti noi Gens dotati di Intelligenza. E se l’intelligenza è alla base del processo evolutivo dell’individuo, nel senso più nobile del suo essere civis (sostantivo di terza declinazione, quindi sia maschile che femminile), l’architettura è lo spazio in cui essa può dispiegarsi, in una negoziazione costante con il territorio. Attraverso funzioni, simboli e relazioni, l’intelligenza genera architetture guidate da principi etici, estetici ed ecologici. Non a caso, la parola greca oikos significa sia “casa” da abitare che “ambiente” dove immergersi.

Ed è la ragione per cui nel suo testo – di ben precisi intenti – lo stesso Ratti si chiede: “Saremo in grado di progettare edifici intelligenti come alberi?” Questa domanda è la felice eresia dell’architetto e ricercatore a capo del Senseable City Lab del MIT di Boston, indice di un percorso in cui circuiti e silicio non sono che un mezzo per ritornare all’origine. Forse con più consapevolezza.

È anche l’autobiografia di Venezia questa Biennale Architettura di Carlo Ratti, l’Hydropolis che nessuna utopia aveva osato immaginare ma che il genio e l’ingegno di un popolo hanno saputo creare forzando la natura in virtù di architetture. La città delle acque si fa pertanto modello locale da leggere in scala globale. Laboratorio di complessità per eccellenza, in cui trovare soluzioni utili per il mondo intero. Esempio sommo di Intelli/Gens, dove la dualità natura vs artificio è superata dalla fusione tra civiltà e ambiente. Un organismo in divenire, dunque, equilibrio mirabile di storia umana e naturale, in cui pare di scorgere la città rifugio auspicata dal Pontefice regnante, Papa Francesco, nella sua storica visita alla Biennale di Venezia, salutata come “luogo di incontri e scambi culturali”. E da Venezia il viatico arriva finanche allo Spazio, per tramite dell’intelligenza naturale, artificiale e collettiva.

Una partitura di intelligenza che ci conduce alla Via Lattea di Franco Battiato:

“Ci alzammo che non era ancora l’alba, /pronti per trasbordare/dentro un satellite artificiale/che ci condusse in fretta/alle porte di Sirio”.

Un itinerario, questo – poiché “poeticamente abita l’uomo” – che coincide con le fondamenta della 19. Mostra Internazionale di Architettura.

Si ringraziano tutti i Paesi partecipanti e le nuove Partecipazioni Nazionali.

Si ringrazia il Ministero della Cultura, le Istituzioni del territorio che in vario modo sostengono La Biennale, la Città di Venezia, la Regione del Veneto, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, la Marina Militare e il Museo Storico Navale di Venezia.

Un ringraziamento va a Rolex, Partner Orologio Ufficiale della manifestazione e agli Sponsor Bloomberg PhilanthropiesVela – VeneziaUnicaHydro e Gruppo Saviola.

Ringraziamenti anche a Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP.

Rai è Media Partner della 19. Mostra Internazionale di Architettura e seguirà la manifestazione con un’offerta dedicata in Tv, alla radio e sul web​. 

Si ringraziano i Donor, gli Enti e Istituzioni internazionali importanti nella realizzazione della Biennale Architettura 2025.

Grazie, infine, a tutte le grandi professionalità della Biennale applicate con grande dedizione alla realizzazione e alla gestione della Mostra.

Biennale Architettura
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