Nel 2080, i ricercatori del Computer Simulated After-Life (CSAL) Institute commercializzano il sistema di memoria “Mind Upload”. Il detective Park lo usa per indagare su un vecchio caso di omicidio, scavando nei ricordi risalenti al 2009 di un ragazzo con morte cerebrale, che era l’unico testimone. I ricordi del ragazzo sono però distorti dalla sindrome di Ripley che continua a mescolare verità e menzogna. Apartment: In the Realm of Ripley è un thriller interattivo basato sull’intelligenza artificiale progettato per consentire al pubblico di entrare in un mondo virtuale ricostruito dai ricordi del ragazzo, trovare il colpevole e scegliere la verità. Guidato da un attore virtuale in IA, il pubblico guarda un film in 2D e compie scelte che influenzano l’esito della storia tramite interazione vocale. Un membro selezionato del pubblico s’impegna nell’esperienza VR, mentre le scelte collettive durante il film influenzano il suo percorso. Alla fine dell’esperienza, gli spettatori interagiscono direttamente con l’attore IA, e si rendono conto che il film 2D e le esperienze VR erano interconnessi, e che loro stessi, seguendo la guida dell’attore IA, influenzavano la storia. Tutti gli spettatori reinterpreteranno l’esperienza cinematografica liberandosi della struttura tradizionale. Alla fine, metteranno in discussione la linea di demarcazione tra la verità e la realtà che hanno scelto.