Commissario: Dame Jenny Gibbs.
Curatori: Zara Stanhope e Chris Sharp.
Espositore: Dane Mitchell.
Sede: Palazzina Canonica, Riva Sette Martiri, Castello 1364
Nuova Zelanda
Post hoc
Album
Descrizione
Post hoc. Una moltitudine di sparizioni è all’origine di Post hoc di Dane Mitchell. Un lungo elenco di fenomeni svaniti o invisibili, estinzioni ed eventi passati è trasmesso senza sosta da una stanza senza eco del padiglione neozelandese nella Palazzina Canonica in Riva dei Sette Martiri. Una voce automatizzata elenca milioni di entità perdute attraverso ripetitori commerciali a forma di albero sparsi per Venezia, snodi in una rete di comunicazione che enumera entità che non esistono più – quasi come gli alberi che i ripetitori hanno sostituito. La portata della perdita è evidente nella biblioteca vuota della Palazzina, dove gli elenchi sono stampati simultaneamente alla trasmissione. La locuzione latina post hoc si traduce in “dopo questo”. Il Post hoc di Mitchell disturba le idee di verità e azione, lasciando aperte domande su come riconosciamo e valutiamo il passato nel presente e il suo significato nel futuro.