La pratica di Jill Mulleady si muove tra osservazioni ravvicinate della realtà quotidiana ed elaborati mondi immaginari. Nelle sue opere, rimandi alla pittura storica comunicano con immagini tratte dalla cultura popolare e dalla vita personale, suscitando così una bizzarra sensazione di temporalità fuse e moltiplicate. Per questa mostra, Mulleady usa la struttura del ciclo Il Fregio della vita di Edvard Munch come punto di partenza per due serie di nuovi dipinti, una esposta all’Arsenale e l’altra nel Padiglione Centrale. Alcuni elementi ricorrono in entrambe le installazioni, come a suggerire che una sorta di entanglement quantistico unisca queste realtà parallele.