La produzione di Otobong Nkanga – che affronta le tematiche spesso violente degli spostamenti e dello scambio di minerali, energia, merci e persone – ci ricorda che gli oggetti e le azioni non sono isolati: esiste sempre un legame, un impatto. “Nessuno di noi vive in una condizione statica”, ha dichiarato l’artista. “Le identità sono in continua evoluzione, e quelle africane sono molteplici. Pensiamo per esempio alla cultura nigeriana, senegalese, keniana, francese o indiana: è impossibile parlare di un’identità specifica senza parlare dell’impatto che hanno avuto il colonialismo e lo scambio di merci, beni e cultura”.