Jon Rafman ha osservato che, nei movimenti modernisti, le visioni utopistiche erano molto diffuse, mentre quella postmoderna del capitalismo più recente è diventata distopica. Per studiare questo cambiamento nei concetti di futuro, l’artista sfrutta l’immagine in movimento e la grafica computer-generated, rifuggendo il roseo ottimismo talvolta associato alle nuove tecnologie.