Prima iniziativa a Ca’ Giustinian
Curata dal Laboratorio Internazionale di Semiotica a Venezia (LISAV) - Università IUAV di Venezia, in collaborazione con La Biennale di Venezia - Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC), la mostra ha esposto lettere, prefazioni ai cataloghi, manifesti, fotografie, filmati, nastri audio, frutto di una ricerca svolta presso l’ASAC con il contributo diretto di personale e ricercatori dell’ASAC stesso. Allestita presso il piano terreno di Ca’ Giustinian, la mostra ha avuto la sua vernice in coincidenza con la vernice della 53. Esposizione Internazionale d’Arte e dell’inaugurazione della rinnovata sede istituzionale della Biennale di Venezia (2-6 giugno). Si è trattato della prima delle iniziative che hanno concorso a identificare Ca’ Giustinian sede ideale della Biennale e centro di vita culturale della città.
Macchina di visione: futuristi in Biennale ha previsto inoltre uno studio-catalogo sul rapporto politico e culturale tra i futuristi e la Biennale, nonché un convegno che ha avuto luogo al Teatro Piccolo dell’Arsenale il 3 luglio, per ricostruire criticamente il senso politico ed estetico dell’impegno futurista a Venezia. Del progetto è stato responsabile scientifico Paolo Fabbri, Direttore del Laboratorio Internazionale di Semiotica dello IUAV; la consulenza è stata di Beatrice Buscaroli; lo studio-catalogo è stato a cura di Tiziana Migliore e Beatrice Buscaroli; l’allestimento della mostra è stato a cura di Tiziana Migliore.