Il Festival Choruses presenta la complessità della scrittura corale contemporanea attraverso l’esecuzione di alcuni tra i più rappresentativi lavori degli ultimi 50 anni e la commissione di nuove composizioni volte a esplorare le potenzialità drammaturgiche della voce. L'interazione tra passato e presente veneziano e la possibile rinascita della polifonia vocale attraverso il dialogo tra istituzioni veneziane dedite alla produzione musicale, sono le motivazioni fondamentali della Biennale Musica 2021.
I luoghi dei concerti saranno le sale dell'Arsenale, la Sala delle Colonne a Ca' Giustinian, la Basilica di San Marco, il Teatro La Fenice, il Teatro Malibran, Lo Squero della Fondazione Cini, il Teatro del Parco della Bissuola (Mestre) e Palazzo Pisani, sede del Conservatorio di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia.
Parteciperanno importanti ensemble vocali e corali europei quali il Theatre of Voices di Copenhagen, i Neue Vocalsolisten di Stoccarda, il coro Accentus di Parigi, l'ensemble vocale Sequenza 9.3 di Parigi, il SWR Vokalensemble di Stoccarda, accanto ai rinomati cori storici veneziani, la Cappella Marciana di San Marco e il coro del Teatro La Fenice.
Quattro giovani compositori, tre performers e un nuovo ensemble vocale, selezionati nell'ambito dei College della Biennale Musica, saranno parte integrante del festival e completeranno la programmazione, allargando la visione della scrittura vocale attuale attraverso contributi musicali innovativi della generazione più giovane.
La Biennale Musica e Radio Tre produrranno quattro "Lezioni di musica" curate da Paola Damiani e presentate da Giovanni Bietti in diretta dalla Sala delle Colonne. Le Lezioni esploreranno la storia della polifonia vocale veneziana e il rapporto con la creazione vocale contemporanea. Cinque audio-documentari per il programma "Tre soldi", saranno realizzati da Giovanna Natalini e prodotti da Radio Tre e la Biennale Musica per documentare il laboratorio compositivo e performativo generato dai giovani artisti selezionati dalla Biennale Musica College, dalla ideazione dei nuovi lavori alla realizzazione dei progetti nell'ambito della Biennale Musica 2021.
Il programma del festival include diversi eventi teorici legati alla produzione vocale, tra i quali una conferenza di Gianmario Borio, direttore dell’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini, un incontro tra Kaija Saariaho e Tom Service, giornalista del "Guardian" e autorevole voce della BBC Radio 3, un incontro tra i Neue Vocalsolisten e Björn Gottstein, direttore artistico dei Donaueschinger Musiktage. Diversi incontri sulla scrittura vocale con i compositori invitati sono previsti al Conservatorio di Venezia "Benedetto Marcello".
Il catalogo presenterà testi analitici, testimonianze d'autore e testi di approfondimento dei lavori in programma commissionati dalla Biennale Musica.
Il festival si aprirà al Teatro La Fenice con l'esecuzione di Oltra mar per coro e orchestra di Kaija Saariaho, Leone d'Oro per la Musica, della quale saranno anche presentati l'opera da camera Only the sound remains, al Teatro Malibran, Reconnaissance per coro, percussione e contrabasso e Tag des Jahrs, per coro ed elettronica, nell'esecuzione del Coro Accentus. L'insieme di questi lavori restituiscono un panorama della produzione vocale e corale della compositrice e del suo eccezionale percorso creativo.
I Neue Vocalsolisten Stuttgart, Leone d'Argento per la Musica, saranno presenti in tutto il festival, con prime esecuzioni assolute, realizzazione di lavori vocali monumentali e come tutors di Biennale College Musica.
Il festival presenterà tre commissioni della Biennale di Venezia. A Marta Gentilucci, compositrice italiana con formazione internazionale, dottore in composizione ad Harvard e compositore in residenza di ricerca all'Ircam, è stata commissionata un'opera processionale per quattro voci recitanti e coro misto. Il lavoro sarà eseguito dalle poetesse autrici del libretto, Elisa Biagini, Irène Gayraud, Evie Shockley e Shara McCallum, e dall'Ensemble vocale Sequenza 9.3 diretto da Catherine Simonpietri con la regia di Antonello Pocetti. Questo lavoro segna anche l'inizio di una collaborazione fra Biennale Musica e Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia, attraverso il coinvolgimento degli studenti delle classi di canto nella produzione.
Altra commissione della Biennale Musica è la nuova composizione per voci registrate e diffuse nella Basilica di San Marco, della sound-artist tedesca Christina Kubisch, in collaborazione con la Cappella Marciana della Basilica di San Marco diretta da Marco Gemmani. Le voci della Cappella Marciana generano il materiale compositivo di un contrappunto vocale inedito, presentato in concerto in alternanza alle esecuzioni storiche della Cappella Marciana.
La terza commissione della Biennale è per un nuovo lavoro del compositore afro-americano George Lewis, docente di composizione alla Columbia University. La sua nuova composizione per ensemble vocale ed elettronica è dedicata alla leggendaria figura del primo filosofo di origine africana, Anthony William Amo, vissuto nel Settecento e professore nelle università di Halle e Jena.
Oltre alle tre commissioni della Biennale Musica, sono presenti nel programma altre quattro prime assolute, commissionate da diverse istituzioni europee: la prima di Reconnaissance di Kaija Saariaho composto per Accentus, un nuovo lavoro di drammaturgia vocale di Sergej Newski, composto per i Neue Vocalsolisten e ispirato al reportage della storica Irina Roldugina su "I semplici", il nome del movimento gay della Leningrado degli anni '20 e la storia della persecuzione subita dai suoi attivisti. Saranno inoltre presentati in prima assoluta un lavoro della compositrice israeliana Sivan Eldar per il Coro Accentus e un nuovo lavoro corale di Francesco Filidei su testo di Nanni Balestrini per il SWR Vokalensemble.
Altri importanti e rappresentativi lavori per coro e ensemble vocale sono firmati da riconosciuti compositori quali George Aperghis, David Lang, Sylvano Bussotti, Luca Francesconi, Samir Odeh-Tamimi, Morton Feldman, Arvo Pärt, Hans Abrahamsen e Valentin Silvestrov.
Quattro concerti per voce sola presentati da rinomati vocalists e performer vocali contribuiranno a fornire una visione più vasta della vocalità contemporanea. I concerti vedranno le presenze del carismatico producer e dj egiziano Ahmed Zuli, della vocalist albanese Elina Duni, che presenta brani sull'idea di distacco e di perdita di diverse culture, accompagnandosi da sola con chitarra, piano e tamburi a cornice. In programma anche i concerti della riconosciuta vocalist e compositrice dublinese Jennifer Walshe, che teatralizza la complessità dei social media in una performance per voce, film e live electronics dal titolo Is It Cool To Try Hard Now?, e della compositrice e vocalist di origine svizzera e ghanese, Joy Frempong, in un progetto che esplora i diversi mondi performativi dello spoken-word per voce e live electronics.