Francis Diébédo Kéré fa architettura costruendola. Insegna alla sua comunità in Burkina Faso a realizzare i propri edifici. Insegna ai suoi studenti a fare architettura attraverso l’atto stesso del costruire. È un simbolo di speranza, trasuda passione e fede nella capacità ispiratrice dell’architettura. Servendosi sempre delle risorse locali, Kéré conferisce potere alle comunità. Insegna il valore dell’invenzione trasformando i materiali comuni in raffinate architetture. Tutte le persone che collaborano con lui provano un senso di orgoglio e realizzazione: gli studenti lo accompagnano talvolta in Burkina Faso, talvolta in altri luoghi colpiti da disastri naturali, con l’obiettivo di costruire qualcosa che migliorerà la vita delle persone. La sua creatività ingegnosa e pragmatica è guidata da un sofisticato senso della struttura, dei materiali e dell’interpretazione delle influenze culturali.
A Venezia l’Atelier Kéré ha ricostruito un FREESPACE, inizialmente ubicato in un centro per richiedenti asilo presso l’ex aeroporto di Tempelhof a Berlino. Realizzata in legno, questa “scatola magica” universale presenta numerose configurazioni e può assumere ora una forma chiusa, ora aperta verso l’esterno. La struttura ha una trama giocosa e poco impegnativa, come un giocattolo per bambini, molto adatta a un ambiente costantemente a corto di mezzi. Un intervento architettonico modesto destinato a mettere in scena e ospitare l’interazione sociale estemporanea e non programmata.
YF+SMcN
Kéré Architecture
Zoí
[The Practice of Teaching]