Anne Lacaton; Jean Philippe Vassal
Lacaton & Vassal scavano a fondo in ogni progetto per cogliervi una nuova prospettiva e per farne emergere le componenti latenti, ancora inesplorate, cosicché ogni progetto è gradevolmente inventivo, gioioso e serio a un tempo. Il loro lavoro è coerente, poiché i loro valori sono messi a nudo in ogni nuova proposta, e sorprendente, in quanto ogni nuovo progetto è totalmente radicale. Descrivono l’elaborazione di uno dei loro primi progetti abitativi con le parole “[…] speriamo di rendere questo sito così bello e fragile, posto all’interno di una pineta vicino al mare, non peggiore di com’era in partenza, se possibile migliore”, rivelando una sorta di onestà pragmatica abbinata a un rigore intellettuale assoluto. All’École nationale supérieure d’architecture di Nantes, un’ampia rampa collega due nuovi spazi pubblici, congiungendo la città al cielo. Un edificio abbandonato di Parigi, trasformato dal loro intervento, acquisisce nuova vita. Per Lacaton & Vassal, gli edifici degli anni Sessanta e Settanta non sono fallimenti storici: cercarne i punti di forza, evitarne la demolizione, operarne la trasformazione cambia la vita delle persone. Per i due architetti, la generosità di spazio, la libertà dell’uso e i costi contenuti sono valori inseparabili. Il loro spazio libero è quello che non costa niente e tuttavia è essenziale, è quello che cambia ogni cosa: utilizzo, relazioni e atmosfera. Maestri del freespace, coltivano il tema di questa Biennale Architettura da tutta la loro vita.
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