João Gomes da Silva; João Nunes
Chi visita questo spazio vede i lavori degli studenti affiancati a quelli professionali dei docenti. Può quindi cogliere due mondi, arricchiti entrambi dalla condivisione delle idee, delle osservazioni e del lavoro di ricerca. I progetti sono presentati all’interno di uno spazio azzurro che evoca l’atmosfera misteriosa di Venezia.
Come paesaggisti, João Gomes da Silva e João Nunes offrono una prospettiva del tutto particolare sul mondo e la portano a Venezia. Descrivono quello dell’acqua come uno “spazio pubblico che viene dal mare” oppure un “calmo specchio d’acqua, il vero spazio pubblico collegato a quel bacino d’acqua più ampio che è il Mediterraneo”.
Lo spazio pubblico appare vivere e muoversi seguendo il flusso dell’acqua. I due architetti definiscono così gli elementi naturali: “acqua e nebbia sono lo stesso materiale [...] c’è assenza di gravità, di chiara memoria dei limiti fisici”. Da questa sensibilità trae origine l’attitudine a guardare un luogo come fosse la prima volta, ripensandolo e descrivendolo sempre con parole, immagini e osservazioni nuove. In questa mostra siamo testimoni della capacità creativa necessaria alla creazione di mondi immaginari.
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