Matthias Sauerbruch; Louisa Hutton; Juan Lucas Young
I primi progetti completati e pubblicati – tra i quali gli uffici della GSW a Berlino, l’edificio Jessop West per l’università di Sheffield, le residenze per studenti “Woodie” ad Amburgo – e i tanti musei e le sedi di tante società, sono una testimonianza dell’abilità dello studio Sauerbruch Hutton di generare un’atmosfera di palpabile benessere all’interno dei loro spazi: un effetto ottenuto grazie alla loro innata capacità di creare ambienti fisici gradevoli che trasmettono un senso di calma e comfort.
Nell’ambito del tema di FREESPACE, la produzione dello studio è rappresentativa di parte delle ambizioni espresse nel nostro manifesto. La loro mostra attrae il visitatore, offre un luogo di quiete e riflette la generosità dello spirito del Museo M9 di Mestre, in cui si aprono spazi alla comunità e si sono usati “calcestruzzo a vista e ceramica per ottenere una materialità tattile simile alle finiture in cocciopesto dei preesistenti edifici storici”.
Sauerbruch Hutton sono noti per l’uso del colore, una componente essenziale del loro linguaggio architettonico. Il colore, sostengono, attenua le limitazioni fisiche dello spazio, è visivamente piacevole e intensifica la percezione e l’esperienza tattile. La loro è un’installazione variopinta che ne esemplifica il lavoro, ma ricorda anche gli striscioni delle feste, le bandiere, le maschere e i costumi di Venezia, riuscendo così a trasportare un pezzo di questa meravigliosa città alle Corderie.
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