Articolato come The Fold, il progetto del padiglione si ispira alle peculiari dimensioni fisiche e sociali degli spazi aperti residuali all’interno dei numerosi, e densamente popolati, insediamenti informali che caratterizzano il tessuto urbano di Karachi, la città più grande e popolosa del Pakistan. Nonostante le limitazioni, gli spazi marginalmente aperti sono vivi e vitali e fungono non solo da punti di attraversamento, ma da vibranti arene di interazione, diusione delle informazioni, scambio di idee e attività ludiche. Incredibilmente, riescono a garantire a tutti uno spazio, evidenziando un travolgente senso di comunità che poggia e prospera sul consenso. In assenza di parchi e aree ricreative, questi spazi rimangono aperti a tutti e vengono rispettosamente condivisi tra i residenti. Inizialmente elusivo, il padiglione fa leva sulla comprensione reciproca per trasformarsi gradualmente in una esperienza spaziale di adattamento. Stratificato di apporti che convergono su concetti di limitazione, interdipendenza e adattabilità, invita i visitatori a riunirsi, coordinarsi e attivare lo spazio in armonia.