fbpx Biennale Architettura 2023 | Intervento di Roberto Cicutto
La Biennale di Venezia

Your are here

Intervento di

Roberto Cicutto

Presidente della Biennale di Venezia

Un occhio al futuro

Negli ultimi anni l’architettura si è affermata come la disciplina che più di altre può e deve dare delle risposte ai bisogni dell’umanità. Quasi alla pari della ricerca scientifica nel campo della medicina, anche all’architettura si chiedono risposte immediate a imperativi urgenti per la sopravvivenza della terra e dei generi che la abitano. Gli anni del Covid lo hanno confermato in modo inequivocabile.

La Biennale di Venezia, con gli oltre sei mesi dedicati alla più grande Mostra Internazionale di Architettura del mondo (la 18a quest’anno), diventa luogo di osservazione globale toccando con un occhio al futuro tutti i problemi del presente. Non a caso la curatrice Lesley Lokko ha chiamato questa sua edizione The Laboratory of the Future.

La Mostra fino a poco tempo fa era vissuta come la rappresentazione del nuovo, del bello e dello sviluppo tecnologico nella scienza della costruzione. Oggi le aspettative e le responsabilità che vengono attribuite a chi si occupa di architettura sono altissime e rendono la professione dell’architetto sempre più complessa e concentrata su temi fortemente concreti e rivolti alla realtà che ci circonda, anche se ciò non vuol dire rinunciare alla ricerca estetica.

Forse per questo la curatrice ama definire i partecipanti come practitioners, trovando il termine ‘architetto’ riduttivo. E practitioners rende da subito l’idea di un agire concreto e necessario, senza privilegiare canoni estetici o già sperimentati.

Le ultime Biennali di Architettura hanno fatto della consapevolezza dei temi improrogabili del mondo il loro centro di gravità: l’edizione di Lesley Lokko si arricchisce per questo di un’attività inedita di college (così come precedentemente hanno fatto tutte le altre arti della Biennale). È un passo importante: il College Architettura non sarà una palestra in cui giovani donne e uomini, laureandi o professionisti all’inizio della loro carriera mostreranno progetti o manufatti architettonici, sarà altresì un vero e proprio campus, che sotto la responsabilità della curatrice e dei tutor da lei scelti aiuterà i partecipanti e noi tutti a comprendere i doveri dell’architettura contemporanea e soprattutto il modo di trasmetterli.

Una molteplicità di lingue

Un laboratorio del futuro non può prescindere da un punto di partenza preciso, da una o più ipotesi in cerca di verifica. Lesley Lokko parte dal suo continente di origine, l’Africa, per raccontarne tutte le criticità storiche, economiche, climatiche e politiche e per dire a tutti “a noi è già successo molto di quanto sta accadendo al resto del mondo. Confrontiamoci per capire dove si è sbagliato finora e come va affrontato il futuro”. È un punto di partenza che invoca l’ascolto di fasce di umanità lasciate fuori dal dibattito, e apre a una molteplicità di lingue zittite per molto tempo da quella che si considerava dominante di diritto in un confronto vitale e improcrastinabile.

Io credo che questo sia il vero compito della Biennale di Venezia come istituzione, e non solo per quanto riguarda l’Architettura. Da qui dobbiamo partire per cogliere l’occasione che ci consenta di fare un salto di qualità anche nell’approccio verso tutte le altre discipline.

La 18. Esposizione Internazionale di Architettura curata da Lesley Lokko sarà la prima a sperimentare sul campo un percorso per il raggiungimento della neutralità carbonica, al punto di aver declinato la Mostra stessa sui temi di decolonizzazione e decarbonizzazione.

La Biennale di Venezia fin dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica del 2021 è impegnata su questo cruciale obiettivo, e già l’anno scorso ha ottenuto la certificazione di neutralità carbonica. Siamo forse la prima grande Istituzione Culturale di livello Internazionale a raggiungere questo risultato, grazie a una accurata raccolta di dati sulla causa delle emissioni di CO2 generate da tutte le nostre manifestazioni e all’adozione di misure conseguenti.

Un primato di cui siamo orgogliosi e che auspichiamo sia conteso da quante più istituzioni possibili, in nome del contrasto al cambiamento climatico.

Ringraziamenti

Si ringraziano tutti i Paesi partecipanti e le nuove Partecipazioni Nazionali.

Si ringrazia il Ministero della Cultura, le Istituzioni del territorio che in vario modo sostengono La Biennale, la Città di Venezia, la Regione del Veneto, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, la Marina Militare.

Un ringraziamento va a Rolex, Partner e Orologio Ufficiale della manifestazione, e agli Sponsor Bloomberg Philanthropies con Bloomberg Connects e Vela-Venezia Unica.

Si ringraziano i Donor, gli Enti e Istituzioni internazionali importanti nella realizzazione della Biennale Architettura 2023.

In particolare, i ringraziamenti vanno a Lesley Lokko e a tutto il suo team.

Grazie, infine, a tutte le grandi professionalità della Biennale applicate con grande dedizione alla realizzazione e alla gestione della Mostra.

Biennale Architettura
Biennale Architettura