La pratica di Alexandra Bircken ruota intorno alla forma umana e le sue opere sfruttano un’inconsueta gamma di materiali che spaziano da elementi artificiali, come silicio, collant di nylon, armi e ingranaggi, a materiali organici tra cui lana, cuoio, rami e frutta essiccata. Spogliati dello scopo originario, vengono assemblati in composizioni straordinarie e non rassicuranti; ogni opera è animata da tensioni contrastanti.
All'Arsenale l'artista espone ESKALATION (2016): un'installazione dinamica, viscerale e apocalittica, che propone una possibile visione distopica della fine dell’umanità.
Nel Padiglione Centrale, Bircken presenta sei opere che intrecciano tematiche di genere, potere e vulnerabilità, l’animale e la macchina. Si tratta di lavori che evocano la nostra vulnerabilità, la nostra fisicità e gli strumenti carichi di tracotanza che creiamo per proteggerci dal mondo esterno e gli uni dagli altri.