Compulsioni ossessive e desideri violenti; sottomissione al dominio sessuale e politico; la fragilità dell’esistenza umana; l’identità come costruzione e finzione, narrazione: ecco alcuni dei temi sottesi agli scenari nichilisti e tragicomici esplorati dalle sculture e dalle installazioni di Andra Ursuţa. Imperniate sul paradosso e sull’ironia, le sue opere si ispirano a eventi politici, luoghi comuni, allegorie e ricordi personali, e tentano di illustrare e sovvertire le dinamiche di potere che permettono ai confini precari fra trasgressione infrazioni e banalità, indifferenza ed empatia, degradazione e senso dell’umorismo di continuare a esistere.