I dipinti di Avery Singer esplorano i limiti della pittura. Al posto dei pennelli usa SketchUp, un software per la modellazione 3D popolare tra architetti e ingegneri, per creare composizioni digitali in seguito proiettate e aerografate su tela.
Negli ultimi due anni ha introdotto il colore nella sua scala di grigi. L’opera dai colori pastello intitolata Calder (Saturday Night) (2018) è esposta all’Arsenale insieme a un gruppo di dipinti che contrastano con le figure smorzate e semi-astratte del Padiglione Centrale. Oltre a sfidare i limiti della rappresentazione, il suo continuo tentativo di espandere le possibilità della pittura si oppone alle teorie riduttive e ai preconcetti sul genere dell’artista.
Ritraendo volti senza connotazioni di genere e sagome non sessualizzate, Singer sottolinea l’ambiguità dell’identità riducendo i tratti facciali a una serie di linee, griglie e forme geometriche.