Ed Atkins compie ogni tipo di circonvoluzione nell’ambito dell’autoritratto. Scrive profezie tanto intime ed ellittiche da risultare scomode, disegna caricature orribili e crea video digitali realistici in cui spesso compaiono figure maschili in preda a incomprensibili crisi psichiche. All'Arsenale l’installazione Old Food (2017-2019) è carica di storicità, malinconia e stupidità; con quest’opera, Atkins allarga il proprio territorio emotivo, mitigando la commovente rappresentazione autobiografica grazie a citazioni e questioni di più ampio respiro.
I disegni che compongono Bloom (numerati da uno a dieci ed esposti al Padiglione Centrale) raffigurano invece tarantole che scendono da mani esitanti o sono appoggiate su un piede in posa; al posto dell’addome, presentano la testa rimpicciolita di Ed Atkins che, avvolta da peli di ragno, infrange la quarta parete e ci fissa.