Attraverso video, fotografie, installazioni e dipinti, Halil Altındere esamina la politica della quotidianità. Attento osservatore dei meccanismi sociopolitici e del modo in cui invadono lo spazio degli individui, l’artista sfrutta spesso gli stessi mezzi con cui le istituzioni degli stati-nazione impongono l’autorità e circoscrivono la diversità. L’artista si appropria di carte d’identità, francobolli, banconote, prime pagine di quotidiani, slogan militaristi e immagini di leader politici per rovesciare la manipolazione e la normalizzazione sociale o politica.
Di origine curda e cresciuto durante l’apice del conflitto turco-curdo, Altındere tratta poi la tematica dell’abbandono e dei maltrattamenti subiti dalle minoranze in varie opere. Inoltre negli ultimi anni si è occupato della crisi globale dei migranti in diversi lavori, tra cui Space Refugee (2016), una serie ispirata agli incontri tra l’artista e Muhammed Ahmed Faris, il primo e unico cosmonauta siriano, che nel 1987 viaggiò nello spazio come membro di una spedizione sovietica.