Victor Brecheret è il più celebre scultore della prima metà del XX secolo in Brasile. Nel 1921, grazie a una borsa di studio, si trasferisce a Parigi e ben presto la sua pratica subisce importanti cambiamenti. Le drammatiche torsioni delle figure eroiche appartenenti alla sua produzione precedente vengono sostituite da forme sintetiche e da superfici ben levigate che riflettono la luce, come si vede in Vierge à l’enfant (1923–1924). Benché il tema religioso e il marmo rimandino al repertorio della scultura classica, la costruzione delle figure con cilindri e forme arrotondate, il ritmo creato dalle loro connessioni e i sottili rilievi e incisioni che definiscono la forma dei corpi sono tutti elementi che attestano l’impegno di Brecheret nei confronti dell’arte moderna.
—Regina Barros