Victor Fotso Nyie è un artista contemporaneo il cui lavoro è incentrato su sculture figurative, spesso ritratti, in cui la forma delle tradizionali statuette lignee africane si fonde con personaggi immaginari di fantascienza. L’iconografia delle figure in argilla a doppia cottura, sottoposte a una terza cottura con l’oro, fonde elementi biografici con la cultura vernacolare panafricana, in particolare la conoscenza spirituale proveniente dall’Africa occidentale. In Malinconia (2020), un omaggio a una delle sue due sorelle, una giovane donna si trova di fronte a uno specchio. Il suo sguardo, profondamente introspettivo, rivela solitudine e la malinconia che dà il titolo all’opera; il ritratto trasmette l’equilibrio precario tra la sua bellezza delicata e la fragilità della vita. Un senso di nostalgia affiora nell’opera Veglia (2023), un omaggio all’amata madre defunta, rappresentata con la testa sprofondata nel sonno, i capelli raccolti all’indietro e un sorriso lieve. Gioia (2023) è un ritratto dell’altra sorella dell’artista: raffigura la testa di una ragazza, la cui espressione gioiosa racchiude l’ottimismo, l’entusiasmo e la spensieratezza tipici della gioventù, catturati dall’artista con uno sguardo assorto e tenero.
L’opera di Victor Fotso Nyie è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Mariella Franzoni