fbpx Biennale Arte 2024 | Bordadoras de Isla Negra
La Biennale di Venezia

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Bordadoras de Isla Negra

Isla Negra, Cile, 1967–1980


  • MAR - DOM
    20/04 > 30/09
    11.00 - 19.00
     
    VEN - SAB FINO AL 30/09
    11.00 - 20.00
     
    01/10 > 24/11
    10.00 - 18.00
  • Arsenale
  • Ingresso con biglietto

Bordadoras de Isla Negra era un gruppo costituito da donne autodidatte che, tra il 1967 e il 1980, ricamavano tessuti in lana dai colori vivaci e dalle poliedriche prospettive per raccontare la vita quotidiana di questo villaggio costiero del Cile. La creazione di Bordadoras de Isla Negra fu curata da Eduardo Martinez Bonati, consulente artistico della Terza Sessione della Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD III). Allestita in un tempo record di 275 giorni, grazie al lavoro di migliaia di operai, architetti, artigiani e artisti, fu inaugurata il 3 aprile 1972. Il progetto prevedeva la creazione di un tessuto che entrasse in dialogo estetico con l’edificio costruito per ospitare la sede dell’UNCTAD III e che fosse riconosciuto come opera del popolo. La composizione intima, frammentaria e discontinua di questi tessuti, ricamati con lane dai colori vivaci, è fondamentale per comprendere la loro forza e la loro libertà espressiva nel contesto di un lavoro artigianale tramandato a livello locale. I personaggi sono abitanti reali e riconoscibili di Isla Negra, tra cui Pablo Neruda a caccia di farfalle. Questo gigantesco manufatto tessile venne ricamato partendo da singole stoffe raffiguranti ambienti diversi, successivamente unite per realizzare uno spaccato del Cile, dal mare fino alle Ande. Il ricamo fu rubato e scomparve nel settembre del 1973, dopo che la dittatura di Pinochet si era insediata nell’edificio facendone il proprio centro operativo. È riapparso nell’agosto 2019 e oggi è stato nuovamente reintegrato nell’edificio.

L’opera di Bordadoras de Isla Negra è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.

—Carolina Arévalo Karl


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