fbpx Biennale Arte 2024 | Charmaine Poh
La Biennale di Venezia

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Charmaine Poh

Singapore, 1990

Vive a Berlino, Germania e Singapore


  • MAR - DOM
    20/04 > 30/09
    11.00 - 19.00

    VEN - SAB FINO AL 30/09
    11.00 - 20.00

    01/10 > 24/11
    10.00 - 18.00
  • Arsenale
  • Ingresso con biglietto

Charmaine Poh è un’artista, documentarista e scrittrice che scava in storie incentrate su esperienze femministe e queer asiatiche, attraversando temi legati a norme di genere, dinamiche di parentela e creazione di mondi queer. La serie di documentari ibridi Kin (2021) penetra nella vita domestica queer a Singapore. L’autrice mette in luce le contraddizioni vissute dalle persone queer, il cui desiderio di vivere e prosperare è limitato dall’idealizzazione delle famiglie nucleari eterosessuali da parte della società. In Kin, tre giovani queer riflettono sui concetti di casa e di famiglia scelta, dove l’accesso agli alloggi pubblici dipende da definizioni eterosessuali di matrimonio. Con What’s softest in the world rushes and runs over what’s hardest in the world (2024), Poh esamina le difficoltà dei genitori queer nel crescere i figli quando la loro famiglia non ha legittimazione agli occhi dello stato. Nel 2022, il Parlamento di Singapore ha abrogato la Sezione 377a, una legge di epoca coloniale che criminalizzava il sesso tra uomini, blindando però al contempo la definizione di matrimonio e bloccando così i futuri sforzi per stabilire pari diritti coniugali per le persone LGBTQ+. Intrecciando lettere personali di genitori queer con pratiche intergenerazionali di cura, il film immagina la vita domestica queer – nella sua simultanea ordinarietà, fantasiosità e complessità – come luogo di potenziale per forme alternative di comunità. I legami queer diventano un orizzonte aperto di possibilità relazionali che punta oltre l’organizzazione eteronormativa di intimità, desiderio, cura e riproduzione.

L’opera di Charmaine Poh è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.

—Joleen Loh


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