Claire Fontaine collettivo fondato a Parigi nel 2004 dal duo italo- britannico di artisti Fulvia Carnevale e James Thornhill, con sede a Palermo, si confronta con l’impotenza politica e con la crisi della singolarità all’interno dell’arte e della società di oggi. Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere (60. Esposizione Internazionale d’Arte) (2004–2024) comprende una serie di sculture al neon in più lingue, che catturano le molteplici sfumature di ambivalenza intrinseche nel titolo dell’opera. I lavori traggono ispirazione dal nome di un collettivo anarchico che si batteva contro la xenofobia nella Torino dei primi anni 2000. Esposte in vari contesti e spazi pubblici, queste sculture fungono sia da dichiarazione fattuale contro potenziali minacce razziste, sia come antidoto rispetto a queste. Evocano il palpabile senso di straniamento avvertito dagli individui che cercano di rimanere a galla in una società globalizzata – un sentimento che si può riferire a migranti e ad altri gruppi emarginati e include problematiche di razza, genere e classe. Quest’opera riconosce che l’atto del trasferimento può alterare o confondere i significati. Nel ricercare una “lingua straniera all’interno del linguaggio”, i due artisti approfondiscono nuovi significati e nuove esperienze per dimostrare che ciascuno di noi può essere, o è stato, straniero rispetto a qualcosa o a qualcuno in qualche momento della propria vita.
L’opera di Claire Fontaine è esposta per la prima volta alla Biennale Arte (Corderie dell'Arsenale e Gaggiandre).
—Amanda Carneiro