Il lavoro di Dean Sameshima si pone in equilibrio tra una malinconica posizione psicosociale e la nostalgia presente negli spazi che indaga attraverso la fotografia. In sintonia con lo spazio e il gesto queer, Sameshima documenta le sale cinematografiche per adulti di Berlino per creare la serie del 2022 being alone, in cui fotografa di nascosto figure solitarie. Mentre fissano gli schermi, gli spettatori rivolgono lo sguardo anche verso un orizzonte di (im)possibilità. Qui Sameshima sfrutta la fotografia in modo tale da integrare un linguaggio di desiderio e piacere in un tempo che fu, suggerendone allo stesso tempo il ritorno. Oscillando tra più spettatori, l’artista rivela le sfumature del cruising e l’azione continua del “guardare”. Che si tratti di pagine gialle, librerie o sale cinematografiche, Sameshima ci ricorda che questi spazi di svago e piacere possono farci sentire soli e insieme, rendendoci allo stesso tempo anonimi.
L’opera di Dean Sameshima è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Xavier Robles Armas