Figura pionieristica dell’arte coreana e argentina, attiva nella scultura, nella pittura e nella stampa, Kim Yun Shin ha viaggiato molto nel corso della vita, esperienza profondamente riflessa nella sua opera. Kim Yun Shin presenta un gruppo di otto sculture, quattro in legno realizzate tra il 1979 e il 1986 e quattro in pietra, prodotte tra il 1991 e il 2001. In modo concettuale, tutte le sue opere a partire dalla fine degli anni Settanta riportano lo stesso titolo: Add Two Add One, Divide Two Divide One. Add e Divide sono collegati allo Yin e allo Yang della filosofia cinese, che a loro volta rappresentano dicotomie multiple e concetti opposti strettamente interconnessi: due che sono uno, uno che è due. Lo Yin rappresenta la frammentazione, la scissione, la divisione, mentre lo Yang rappresenta la convergenza, l’integrazione, l’aggiunta. Le operazioni e il processo scultoreo dell’artista sono proprio questo: divide, separa, estrae dalla pietra e dal legno per costruire le proprie opere. In questo senso, al centro dell’opera scultorea di Kim in legno e pietra si esprime il contrapposto rapporto tra arte e natura, cultura e paesaggio, geometria e organico che, attraverso il laborioso processo scultoreo, diventano uno e due.
L’opera di Kim Yun Shin è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Adriano Pedrosa