Kudzanai Chiurai utilizza cinema, fotografia, pittura, stampa, installazioni e interventi sonori per esplorare le problematiche sociopolitiche successive all’indipendenza. B-Diamond è una figura ricorrente nella pratica di Chiurai, che incarna una politica corrotta ed è spesso addobbata con lussuosi cappotti leopardati, catena cerimoniale e decorazioni varie. B-Diamond ha ereditato gli strumenti di ingiustizia di origine coloniale dai regimi precedenti. Il fogliame scuro che circonda la figura rinvia al Neoclassicismo e ai suoi legami con la nobiltà, mentre le stratificazioni di texture, pittura e testo rimandano ai complessi intrecci coloniali che caratterizzano l’attuale politica di post-liberazione. I testi dorati che ricoprono il volto includono iscrizioni derivate dai registri contabili del commercio degli schiavi ritrovati a Città del Capo, in Sudafrica. Questi dipinti fanno spesso parte di installazioni che includono elementi scultorei e d’archivio, come What More Can One Ask For? (2017). Collettivamente, elementi come la recinzione di filo spinato, la mappa coloniale e lo strumento di rilevamento del territorio, evidenziano storie di estrazione e spostamento. Ci spingono a chiederci: chi o che cosa viene protetto, e da chi.
L’opera di Kudzanai Chiurai è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Tandazani Dhlakama