Paula Nicho è una pittrice maya che vive a Comalapa, in Guatemala. I suoi dipinti vedono nell’equilibrio e nella reciprocità dei mondi naturali e spirituali una componente essenziale per il ripristino dell’autodeterminazione indigena. Il simbolismo onirico gioca un ruolo centrale nelle sue creazioni. Le opere realizzate per la Mostra raffigurano donne consapevoli del proprio potere, che ricordano le antiche dee maya della guarigione, della fertilità e della tessitura; esse appaiono nude, ricoperte da forme e vivaci motivi geometrici indigeni. Le immagini sono una risposta ai ricordi d’infanzia dell’artista, quando non le era permesso indossare abiti indigeni a scuola. Nicho trasforma quel dolore in rappresentazioni assertive in cui i motivi maya emergono come la vera pelle delle donne. L’artista contrasta la storia della colonizzazione e dell’assimilazione occidentale, esaltando al tempo stesso il valore e la bellezza della produzione tessile maya, espressa soprattutto nell’huipil, un indumento tradizionale tessuto a mano i cui motivi riflettono memorie collettive, sapere e storie politiche.
L’opera di Paula Nicho è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Miguel López