Philomé Obin, come il fratello minore Sénèque, è uno dei creatori della scuola di pittura di Cap-Haïtien, dal nome del comune sulla costa settentrionale di Haiti. Con una grande varietà di temi e complesse composizioni narrative dallo stile riconoscibile e autorevole, Obin è un cronista delle dinamiche sociali all’interno dello spazio pubblico. Le sue vivaci scene di strada del carnevale sono spesso contrapposte a tranquilli paesaggi urbani, come nel caso di Carnaval (1958), dove una folla in costume sfila davanti alla facciata di un centro sanitario, le cui finestre sono chiuse in un cupo silenzio. In Deux déguisés du Carnaval (1947), una coppia in costume in mezzo alla strada forma un inquietante trio con una figura maschile in abito da sera che osserva da una porta vicina. L’artista è noto anche per i suoi dipinti storici. Una delle sue scene politiche più famose rappresenta la crocifissione di Charlemagne Péralte, che combatté contro l’occupazione statunitense (1915-1934), a testimoniare l’importanza dell’autodeterminazione.
L’opera di Philomé Obin è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Rodrigo Moura