Alfredo Ramos Martínez, spesso descritto come “padre dell’arte messicana moderna”, è stato un prolifico pittore, muralista e insegnante, una figura chiave nella riconfigurazione delle scuole d’arte e del Modernismo messicano durante la Rivoluzione (1910-1920). Mancacoyota (1930) trasmette l’idea di un’orgogliosa donna indigena, pervasa da una dignità derivante dalle sue radici native. Con sguardo indagatore, la donna ci osserva – esitante, serena e sospettosa allo stesso tempo – con un imponente muro di cactus come sfondo. Questo ritratto fonde la ritrovata ammirazione per le tradizioni native con l’idea di una nuova identità nazionale. Una forma di nazionalismo, rappresentata dalla scuola pittorica impressionista messicana, è chiaramente rintracciabile nei fiori rossi sullo sfondo e nei tratti delicati del viso. Dipinta probabilmente dopo essersi stabilito a Los Angeles, Mancacoyota mostra una donna indigena forte, modello di femminilità indigena come soggetto degno di rappresentazione artistica.
L’opera di Alfredo Ramos Martínez è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Eva Posas