Ben Enwonwu è riconosciuto come pioniere della seconda fase del Modernismo nigeriano (1930–1960), periodo caratterizzato dall’anti- europeizzazione e dall’anticolonialismo radicale. The Dancer (1962) riprende il tema della masquerade africana che attraversa e soffonde l’opera dell’artista. Qui celebra l’Agbogho Mmuo, la rappresentazione Igbo che onora ragazze e antenate nubili attraverso lo Spirito di una Fanciulla. Impersonato da uomini, Enwonwu cattura la molteplicità e l’elusività dell’Agbogho Mmuo; mobile, trasfigurato e indeterminato, colto a metà del volo, con un sontuoso copricapo di pennacchi multicolori che rimbalzano, punteggiati di morbidissime piume che sfiorano leggere il volto bianco come il gesso del portatore dello spirito. L’artista cattura l’Agbogho Mmuo in posizione intermedia – braccia, gambe e mani tese in una posa transitoria – sospeso su uno sfondo di pennellate blu impressioniste, utilizzate con effetto dinamico. I toni contrastanti accentuano l’abbagliante danzatore richiamando l’attenzione su un corpo densamente ricoperto da ricchi motivi e colmo di riferimenti e oggetti carnevaleschi.
L’opera di Ben Enwonwu è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Nancy Dantas